Sono attratta dagli opposti.
Nella vita e nella fotografia. Io stessa sono l’opposto di me stessa.
Amo la luce perfetta che posso ricreare in studio, dove ogni elemento è illuminato con cura maniacale, e la macchina digitale diventa uno prezioso strumento per dettagliare ogni cosa. Amo la luce magica e casuale dell’esterno, dove sono in balia della mia spontaneità.
Il mio approccio, in queste due situazioni, è totalmente opposto: in esterno mi piace alterare l’immagine perfetta che offre il digitale, suggerendo ed evocando più interferenze possibile. Uso alti ISO, metto filtri rudimentali davanti all’obiettivo, ricerco un’immagine che possa ingannare l’osservatore sul tempo e il contenuto della sua realizzazione. E che lasci libero spazio all’interpretazione. In studio, invece, la parte preparatoria dura molto tempo, sono organizzata e metodica. preparo addirittura dei fogli di lavorazione di ogni singola fotografia e lo shooting va avanti fino a che il risultato non è esattamente quello desiderato.
Voglio continuare a produrre fotografie, in studio e in esterno, che sembrino fatte da due persone diverse. Due stili opposti.
Questa cosa semplicemente mi diverte.
Anche perché queste due visioni mi appartengono entrambe con la stessa forza.
Sono nata a Torino, vado in giro per il pianeta, e dirigo una scuola di musica e fotografia in provincia di Varese.
Ho fotografato. Fotografo. Fotograferò.